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Francesco De Gregori

I Treni Per Reggio Calabria

  italian  singer-songwriter  cantautori  folk  italiana
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Текст песни Francesco De Gregori - I Treni Per Reggio Calabria

Francesco De Gregori - I Treni Per Reggio Calabria слова песни

Andavano coltreno giщ nel MeridionePer fare una grande manifestazioneIl ventidue d’ottobre del settantadueIn curva il treno che pareva un balconeQuei balconi con le copertePer la processioneIl treno era coperto di bandiere rosseSlogan, cartelli e scritte a manoDa Roma Ostiense mille e duecento operaiVecchi e giovani e donneCon i bastoni e le bandiere arrotolatePortati tutti a mazzo sulle spalleIl treno parte e pare un incrociatoreTutti cantano Bandiera RossaDopo venti minuti che siamo in camminoSi ferma e non vuole piщ partireSi parla di una bomba sulla ferroviaIl treno torna alla stazioneTutti corrono coi megafoni in manoE richiamano “Andiamo via CassinoCompagni da qui a ReggioИ tutto un campo minatoChi vuole si rimetta in cammino”Dopo un’ora quel trenoChe pareva un balconeHa ripreso la sua processioneAnche a Cassino la linea и saltataSiamo tutti attaccati al finestrinoRoma Ostiense CisternaRoma Termini CassinoAdesso siamo a Roma TiburtinoIl treno di Bologna и saltato a PrivernoИ una notte, una notte d’infernoI feriti tutti sono ripartitiCaricati sopra un altro trenoFunzionari responsabili, sindacalistiSdraiati sulle reti dei bagagliPer scrutare meglio la massicciataSi sono tutti addormentatiDormono, dormono profondamenteSopra le bombe non sentono piщ nienteL’importante adesso и di essere partitiMa i giovani hanno gli occhi spalancatiVanno in giro tutti eccitatiMentre i vecchi sono strematiDormono, dormono profondamenteSopra le bombe non sentono piщ nienteFamiglie intere a tre generazioniSon venute tutte insieme da TorinoVanno dai parentiFanno una dimostrazioneDal treno non и sceso nessunoLa vecchia e la figlia alle rifinitureIl marito alla verniciaturaLa figlia della figlia alle tappezzerieStanno in viaggio ormai da piщ di venti oreAspettano seduti, sereni e contentiSopra le bombe non gliene importa nienteAspettano ch’и tutta una vitaChe stanno ad aspettarePer un certificato mattinate intereAnni e anni per due soldi di pensioneErano venti treni piщ forti del tritoloGuardare quelle facce bastava soloCon la notte le stelle e con la luna binari stanno luccicantiMai guardati con tanta attenzioneE camminato sulle traversineMai individuata una regioneDai sassi della massicciataDalle chine di erba sulla vallataDai buchi che fanno entrare il marePiano piano a passo d’uomoPareva che il treno si facesse portareTirato per le briglie come un cavalloTirato dal suo padroneA Napoli la galleria illuminataBassa e sfasciata con la fermataIl treno che pare un balconeQualcuno vuol salire“Attenzione! non fate salire nessunoPuт essere una provocazione!”Si sporgono coi megafoni in manoE un piede sullo scalinoE gridano, gridanoQuello che hanno in menteSono comizi la gente senteOra passa la notte e con la luceLa ferrovia и tutta popolataContadini e pastori che l’hanno sorvegliataCol gregge sparpagliatoLa Calabria ci passa sotto ai piedi ci passaDal tetto di una casa una signora grassaFa le corna e alza una manoE un gruppo di bambiniCi guardano passareE fanno il saluto romanoOrmai siamo a Reggio e la stazioneИ tutta nera di genteDomani chiuso tutto in segno di lutto“Attento Ciccio Franco a Sbarre!”E alla mattina c’era la pauraE il corteo non riusciva a partireMa gli operai di ReggioSono andati in testaE il corteo si и mosso improvvisamenteИ partito a punta come un grosso serpenteCon la testa corazzataI cartelli schierati lateralmenteL’avevano tutto fasciatoVolavano sassi e provocazioniMa nessuno s’и neppure voltatoGli operai dell’Emilia RomagnaGuardavano con occhi stupitiI metalmeccanici di Torino e MilanoPuntavano in avanti tenendosi per manoLe voci rompevano il silenzioE nelle pause si sentiva il mareE il silenzio di quelli fermiChe stavano a guardareO ogni tanto dalle vie lateraliSi vedevano i sassi volareE alla sera Reggio era trasformataPareva una giornata di mercatoQuanti abbracci e quanta commozioneIl Nord и arrivato nel meridioneE alla sera Reggio era trasformataPareva una giornata di mercatoQuanti abbracci e quanta commozioneGli operai hanno dato una dimostrazione

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